giovedì 5 luglio 2012

Spiderman - Overview (parte 1)


Salve, Marvel-Zombies in erba! Siete andati al cinema? Avete visto "The Amazing Spiderman"? Che ne pensate? Meglio o peggio della vecchia trilogia? Ma soprattutto, quanto sono rimasti fedeli gli sceneggiatori all'idea del personaggio?Per la maggior parte delle domande non ho risposte (lo vedrò a breve, il film, ma solo quando la mia signora tornerà dal suo ritiro torinese...) ma per l'ultima posso darvi qualche indizio!Vi accolgo dunque volentieri a una nuova puntata di... "Dieci Cose Che Non Sapete Su...Spiderman"!

1. DA UN GRANDE POTERE...
Nel 1961 fece il suo esordio nelle fumetterie americane una serie antologica edita da Marvel Comics, dal bislacco nome "Amazing Adventure" che poi divenne, dal numero 7, "Amazing Adult Fantasy". La serie proponeva brevi racconti "Sci-Fi", di circa 5 pagine ciascuno, un formato e un genere che in quegli anni era molto in voga. Nonostante (tra gli altri) i testi di Stan Lee e i Disegni di Steve Ditko la serie non ebbe molto successo, e la sua chiusura fu decretata col numero 15 (datato Agosto 1962), che prese semplicemente il nome di "Amazing Fantasy". In quell'occasione, l'editor, con nulla da perdere, decise di far pubblicare una storia su un nuovo supereroe, diverso dagli altri; sarebbe stato un adolescente, ma non una spalla come per esempio potevano essere Bucky per Capitan America o Robin per Batman; non avrebbe avuto solo ammiratori ma anche detrattori, in mezzo alla gente comune e soprattutto sarebbe stato un eroe che doveva anche affrontare problemi comuni, come per esempio la mancanza di soldi. La storia doveva essere, come tutte le altre pubblicate sulla collana "one-shot" cioè iniziare e concludersi su quel numero; l'idea però era particolarmente vincente, e la storia di come il timido Peter Parker ricevesse i suoi poteri dopo il morso di un ragno radioattivo e poi perdesse il tanto amato zio Ben che l'aveva cresciuto (insieme alla moglie May) come un figlio, colpì diritta al cuore milioni di fan, che chiesero a gran voce il ritorno di quel ragazzo mingherlino che si arrampicava sui muri. E, ovviamente, nel marzo del 1963 i fan vennero accontentati, e l'Uomo Ragno fece il suo esordio in una testata tutta sua, dal titolo, appunto, "Amazing Spiderman," che continua, ininterrottamente, a tutt'oggi!

2.NON E' FACILE ESSERE VERDE!
"Da grandi poteri derivano grandi responsabilità" recita il mantra dell'Uomo Ragno. Parafrasandolo si potrebbe anche pensare che "da grandi supereroi derivano grandi villain".
O perlomeno questo devono aver pensato Lee e Ditko allorquando, nel luglio del 1964, introdussero "Green Goblin".
O perlomeno questo è quello che pensate! 
In realtà all'inizio il Goblin avrebbe dovuto essere solo un altro dei "nemici di passaggio" dell'Uomo Ragno, destinato a durare un numero o poco più. Ma i fan apprezzarono l'ironia e il carisma di questo nuovo "supercattivo" che di li a breve sarebbe diventato la nemesi numero uno dell'Arrampicamuri. Le apparizioni successive vedevano sempre impegnato il Goblin a compiere misfatti (ovviamente!) che Peter puntualmente sventava, lasciandosi però sfuggire ogni volta il Folletto Ghignante, la cui identità segreta stava ossessionando milioni di lettori. Ogni volta che il Supercattivo infatti rientrava alla base, oggetti sapientemente posizionati nell'inquadratura impedivano ai lettori di vedere la faccia del nostro villain. Ci vollero più di venti numeri e un cambio di disegnatore (si passò da Ditko a Romita Sr.) per capire finalmente che dietro agli occhi spiritati del Folletto Verde si nascondeva il mite industriale Norman Osborn, padre del miglior amico di Peter, Harry. Da quel momento (dopo due amnesie che gli fecero scordare di essere un supercriminale e altrettanti recuperi di memoria che lo istigarono a vestire di nuovo i panni di Goblin) Osborn si è sempre rivelato una spina nel fianco di Testa-Di-Tela. Fintanto che non ha scoperto che l'Arrampicamuri e il miglior amico del figlio erano la stessa persona. A quel punto la spina nel fianco si è trasformata in un roseto… 

3. SNAP.
MA…torniamo un attimo indietro… Il nostro bel Peter, dopo una carriera sfolgorante al liceo decise di iscriversi alla fittizia Empire State University… Ed è proprio qui che conobbe Gwen Stacy, il suo primo grande e vero amore (alla faccia di quella squinzia cotonata che è MJ!) All'inizio tra i due non furono tutte rose e fiori, anzi… Peter, in pensiero per le cagionevoli condizioni di salute di zia May, ignorò le prime avances di Gwen, che, per ripicca, iniziò a uscire prima con l'"amico-rivale" di Peter, Flash Thompson, e poi con Harry Osborn. Comunque, gradualmente, tra i due iniziò a nascere qualcosa, che poi sfociò in un aperto sentimento d'amore. La loro relazione diventò leggermente più complicata quando il capitano della polizia di New York George Stacey, padre di Gwen, rimase ucciso durante uno scontro tra l'Uomo Ragno e il Doctor Octopus, un'altro dei suoi acerrimi nemici. Gwen, inconsapevole della doppia identità del suo fidanzato, incolpò l'Uomo Ragno della morte del padre e si ritirò in Europa per riprendersi dalla perdita subita. Dopo varie peripezie e il ritorno di Gwen a New York i due tornano finalmente assieme, giusto in tempo perché Noman Osborn, alias Goblin, scoprisse l'identità civile della sua nemesi e rapisse la sua fidanzata come rappresaglia, tenendola in ostaggio in cima a una torre del ponte George Washington (vi ricorda qualcosa? XD).

La battaglia che ne conseguì fu epica, e, in uno sfoggio di pura malvagità, Osborn gettó una Gwen priva di sensi giù dalla torre, fuggendo poi a cavallo del suo aliante volante (bella allitterazione!).
Peter cercó disperatamente di salvare la sua amata, lanciando le sue ragnatele e riuscendo ad afferrarla per una caviglia prima che toccasse terra. Quando però la trascinó in salvo sulla piattaforma del ponte, scoprì suo malgrado che il salvataggio era stato inutile. Gwen era già morta durante la caduta. 
I lettori più disattenti pensarono ovviamente che Gwen fosse già stata uccisa da Osborn prima di lanciarla giù dal ponte. Ma il Folletto Verde aveva orchestrato una vendetta ancora più dolce… 

Una piccolissima onomatopea, infatti, ci suggerisce una cosa ancora più triste. Gwen morì perché il contraccolpo ricevuto per fermare una caduta libera verso l'acqua le spezzó il collo… Fu proprio Peter, dunque, il responsabile della morte del suo primo amore.

Furioso di rabbia l'Uomo Ragno inseguì ovviamente Goblin e nell'ultimo scontro tra i due il supercattivo rimase impalato dal suo stesso aliante, morendo sul colpo… (di nuovo, vi ricorda niente?)


Poiché mi sto dilungando oltremaniera, ho deciso di spezzare l'articolo in più parti, in modo da permettervi di leggerne un pezzo per volta senza crollare addormentati sulla tastiera! 
A breve, la seconda parte!

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