martedì 11 settembre 2012

9/11


Ci sono degli eventi, nella vita di ognuno, che si scolpiscono nella nostra memoria come incisioni nella pietra.
Possono essere accadimenti legati alla nostra storia personale oppure su larga scala, ma una cosa è certa: in ogni momento della tua vita ti ricorderai cosa stavi facendo quando un evento veramente importante accade.
E credo che per la mia generazione niente sia impresso a fuoco nelle nostre menti come l'11 settembre 2001.
Potrà forse sembrare irrispettoso, anche a distanza di 11 anni, parlare di un evento così tragico attraverso le tavole di un fumetto, o perlomeno c'è chi la pensa così. 
Personalmente trovo che il volumetto speciale pubblicato da Marvel Comics su Amazing Spider-Man (Vol. 2) #36 del Dicembre 2001 (in Italia su Marvel Mega 21, dell'aprile 2002) sia un bel gesto.


Niente demagogia, niente facili moralismi.

Solo un tributo alle centinaia di persone che quel giorno persero la vita. E se un musicista può dedicare una canzone, un disegnatore e uno sceneggiatore (o una casa editrice di fumetti) cosa possono fare, se non disegnare e scrivere una storia? 
Non ci sono parole per descrivere l'emozione che ancora provo, dopo più di dieci anni, a leggere questo piccolo capolavoro.

Perché si può dire tutto di quel giorno, tutto.

Ma niente potrà mai offuscare il fatto che, anche se non viviamo in un mondo in cui se vieni morso da un ragno radioattivo acquisisci dei superpoteri, gli esseri umani sono i più grandi eroi di QUESTO mondo.

venerdì 31 agosto 2012

Spider-Man - Ancora un altro giorno


Dopo un sacchissimerrimo di tempo, nuova videosinossi, come promesso prima di sparire causa periodo estivo; in fondo al video come al solito trovate tutte le informazioni del caso in una fantastica e utilissima scheda.


SCHEDA
DISEGNI: Joe Quesada
PUBBLICATO SU: The Amazing Spider-Man 544-545, Friendly Neighborhood Spider-Man 24, The Sensational Spider-Man 41 (Novembre 2007 - Gennaio 2008)
IN ITALIA SU: L'Uomo Ragno (Panini Comics) nn. 487-488 (Giugno 2008)
NOTE: Questi due numeri segneranno una svolta epocale per la testata dell'Uomo Ragno in Italia. Saranno infatti le ultime uscite a portare il nome de "L'Uomo Ragno"; dopo 38 anni il titolo della testata cambierà infatti, dal numero 489 in "Spider-Man", segnando l'abbandono del nome italiano a favore di una più facile "riconoscibilità". Il nome del super-eroe, nelle storie, rimarrà comunque italianizzato. A cambiare sarà solo il logo di copertina.


PS: So che non è Marvel, e i puristi mi bandiranno a vita da tutto ciò che è Marvel, ma se non l'avete ancora fatto andate a vedere "Il cavaliere oscuro - il Ritorno"; Nolan da un nuovo senso alla parola "epicità"!

lunedì 23 luglio 2012

Spiderman - Overview (parte 3)


Passata la rabbia sfogata nell'articolo precedente, torno a parlarvi di argomenti soft, con la terza ed ultima parte di "10-cose-che-non-sapevate-e-che-non-avete-mai-osato-chiedere-e-che-nessuno-vi-ha-mai-detto-ma-stavolta-vi-giuro-che-sono-proprio-proprio-10-e-che-quindi-siamo-alla-fine-di-questa-trilogia-che-sennò-poi-finisce-che-diventa-noiosa-come-i-film-di-Raimi-su: Spider-Man".

7. UOVO, GALLINA O POTERE?
Sei un sedicenne timido, secchione e pure sfigato. Vieni punto da un ragno radioattivo e lì per lì ti sembra anche una buona idea quella di metterti sul petto il simbolo di un ragno. Poi inizi a combattere contro tizi che incarnano, più o meno, tutti gli aspetti del mondo animale. C'è l'uomo-piovra (Dr. Octopus), l'uomo-rinoceronte (Rhino), l'uomo-scorpione (lo Scorpione), l'uomo-leone (Kraven il cacciatore) e così via. E tu non ti poni nessuna domanda. Perché sarai secchione, ma in fondo in fondo sei tonto! Poi, nel 2001, si presenta a te un uomo d'affari di nome Ezekiel, distinto ed elegante, che ha, come te, poteri di ragno, e ti dice che, forse, c'è una spiegazione logica a quello che ti sta accadendo. Immagina che il potere del ragno abbia, più o meno, vita propria, e che cerchi di esprimersi al meglio del suo potenziale; che tutti i poteri "animali" che hai affrontato finora, non siano che un'espressione di un "totem", come tu sei l'espressione del totem "Ragno". Intrigante, vero?
Questo è, a grandi linee, quello che successe con l'inizio della gestione di J. Michael Straczynski, che cercò di suggerire una interpretazione "mistica" al posto della classica interpretazione "scientifica" per i poteri dell'Uomo Ragno, dopo che gli autori precedenti si erano divertiti a separare, di nuovo, la coppia Peter-MJ, facendo tornare "scapolo" il nostro amichevole Uomo Ragno di quartiere.
Cosa successe in seguito? Eh… Come in tutte le storie c'è sempre qualcosa che va storto, e infatti un "Vampiro Mistico" di nome Morlun è a caccia, da anni, di tutte le espressioni del potere totemico, e trova in Peter una delle sue espressioni più pure. E' forte ed inarrestabile, ed arriva molto vicino ad uccidere il nostro Testa di Tela più e più volte, riducendolo sempre peggio.
In un tentativo disperato Peter decide di dimostrare al "cacciatore" di non essere così puro come egli crede e si "sporca" il sangue con le stesse radiazioni che avevano colpito il ragno che lo punse. Il risultato è migliore del previsto e Morlun viene effettivamente sconfitto. Peter rientra a casa completamente distrutto, lasciando i vestiti sparsi in giro sul pavimento e si getta sul letto. Senza MJ a reggere il gioco a Spidey, Zia May entra nel nuovo appartamento del nipote scoprendo quella verità da cui Peter aveva sempre cercato di proteggerla: Peter e Spiderman sono la stessa persona!
E…sipario.

8.TWIPP.
Facciamo un saltino in avanti di 3 anni. Zia May oramai è scesa a patti col fatto che il nipote salva il mondo tre volte a settimana e ne è anche abbastanza orgogliosa. Siamo a un tiro di schioppo dal maxi-evento che cambierà per sempre la vita dei Vendicatori, quel "Vendicatori: Divisi" di cui già vi avevo parlato, di sfuggita, nel mio primissimo articolo su questo blog. Proprio durante le fasi iniziali di questa saga, molti autori si dilettarono a inserire richiami ai Vendicatori su tutte le testate, per attirare più pubblico. Il nostro Spidey non ne fu, ovviamente, esente, e si ritrovò a fare un bel team-up (cioè una storia in cui un supereroe viene "ospitato" sulla testata di un altro) con Capitan America. La trama era tutto sommato semplice. Una vecchia nemica del Capitano a stelle e strisce si rifà viva dopo 50 anni, si scopre che non è invecchiata di un giorno e che ha potere su tutti i ragni. Compreso il nostro Spidey! Della storia in sé per sé non ce ne importa granché (ho fatto pure la rima!). Quello che ci interessa è il finale! Peter viene trasformato in un enorme ragnone. Veramente gigante. E poi muore. E infine un Peter nuovo e rigenerato esce dal cadavere del ragnone. 
Pensavate che i film di Raimi non avessero influenzato i fumetti? Beh, vi sbagliavate di grosso! Perché dopo 40 anni e centinaia di storie in cui i lanciaragnatele erano sempre stati meccanici Peter esce dal ragno morto con due buchi sui polsi: lanciaragnatele organici!


9. MODELLO NUMERO QUATTRO: SPIDEY.
Interrompiamo per un attimo la serie di notizie "serie" (per quanto serie possano essere delle notizie sull'Uomo Ragno e sui fumetti in generale) per fare un excursus su quelli che, negli anni, sono stati i costumi di Testa-di-Tela:
1) Costume Classico: non c'è granché da dire… è il costume che ha indossato quasi sempre. Ragnatele sotto le braccia incluse (Bleah!)
2) Simbionte: non si tratta di un costume vero e proprio, quanto piuttosto di un essere vivente. E anche un pochino incazzereccio. Tant'è che Peter si accorge che il costume non è proprio uno stinco di santo e se ne libera. Ne entra in possesso Eddy Brock, fotografo fallito che ce l'ha con Peter Parker. E il costume ce l'ha con Spidey per averlo "mollato", manco fosse una moglie gelosa! Risultato? Venom! 
3) Spider-Armatura: grazie a dio è durata poco, solo una manciata di numeri. Ma ancora oggi quasi tutti i fan se la ricordano come "la seconda peggior trovata per rilanciare il personaggio". La prima? leggete il prossimo punto!
4) Spider-Mobile: non è proprio un costume, ma meritava una menzione d'onore. Peter se la fece costruire dalla Torcia Umana dei Fantastici Quattro…e all'inizio credeva fosse una buona idea! Poi, per fortuna, un incidente la fece finire sul fondo del fiume Hudson. E nessuno ha mai osato ripescarcela, almeno metaforicamente!
5) Uomo-Busta: un paio di volte Peter è stato costretto a lasciare il suo costume originale, distrutto o irrimediabilmente perso. "E come ci torno, io, a casa?" avrà pensato… Trovandosi nella torre dei Fantastici Quattro la scelta fu abbastanza obbligata. E visto che loro non si proteggono il viso con delle maschere, Spidey fu costretto ad arrangiarsi!
6) Spider-Man a sei braccia: neanche questo è un costume…piuttosto un modo di vivere! Ad un certo punto della sua carriera Peter decise di smettere di essere l'Uomo Ragno e creò un siero per sopire i suoi poteri di ragno. C'è bisogno di dire che il siero non funzionò, ma che anzi li acuì?
7) Iron-Spider: di questo vi parlo nel prossimo punto, giuro!


10. EVOLVI O MUORI.
Cosa hanno in comune Luke Cage (supereroe di colore che presta i suoi servigi dietro compenso), Wolverine, la Donna Ragno, Iron Man e Capitan America? Semplice! Si trovavano tutti al Raft (carcere di massima sicurezza per supercriminali) quando, nel 2004, ci fu una maxi evasione. E dopo quell'evento si convinsero che forse, dopo gli eventi di "Vendicatori: Divisi" era giunto il momento di riformare gli Avengers. E fu così che il nostro Spidey, da eroe solitario, divenne un Vendicatore a tutti gli effetti… E mi pare ovvio che, se già prima aveva dei problemi grossi, unendosi a un supergruppo non potevano che diventare colossali!
Infatti, tra una scazzottata e l'altra al nostro eroe fu diagnosticato un cancro e mentre stava iniziando a scendere a patti con la sua inevitabile dipartita, di nuovo, si trovò faccia a faccia con Morlun, che evidentemente tanto morto non era! E ancora una volta andò vicino tanto così al trapasso… Ah, no, che dico?! Stavolta morì davvero! Salvo poi fare come alcuni ragni fanno nella vita reale, e cioè mettersi in ibernazione in un bozzolo e riemergere completamente curati. E nel caso di Spider-Man, anche migliorati! Peter infatti acquisì sensi ancora più acuti, forza e velocità migliorate e due pungiglioni che gli uscivano dai palmi delle mani, con aggiunta di veleno letale!
Come se non bastasse il geniale Peter divenne di lì a breve anche il nuovo cocchino di Tony Stark, alias Iron Man, con il quale discuteva di scienza e tecnologia. Il ricco playboy, in uno slancio di generosità dotò Spidey di un nuovo costume super tecnologico, comprensivo, tra le altre cose, di sistema mimetico, zampe di ragno artificiali e sensori di vario genere che ampliavano il suo senso di ragno naturale.
Ovviamente tutto quello che Stark regala ha sempre uno scopo, e infatti, pochi mesi dopo Tony chiese all'amico ragnesco di farsi portavoce dell'atto di registrazione dei superumani, che imponeva a tutti i supereroi di dichiarare la propria identità davanti alla legge e di divenire, a tutti gli effetti, dei "super-poliziotti". Peter, plagiato dal miliardario, si convinse che lo smascheramento pubblico di Spider-Man, eroe iconograficamente legato al concetto di "identità segreta", avrebbe convinto anche gli eroi più reticenti a seguire il suo esempio, e così, in diretta TV, si smascherò. 
Ovviamente, a quel punto, tutti i villains che Spidey aveva sbattuto in prigione potevano iniziare a meditare vendetta, ma finchè Peter e famiglia vivevano nella torre dei Vendicatori, sotto la protezione di Stark, nessuno poteva toccarli.
Se non fosse che Peter litigò con Stark a proposito dei metodi coercitivi usati con chi non era d'accordo con l'atto di registrazione e cambiò fazione, passando dalla parte degli "anti-registrazione". E a quel punto, nessuno poteva più proteggere Peter. O la sua famiglia...

Informazione Libera


Un blog che parla di fumetti dovrebbe occuparsi di fumetti. Come un giornale serio dovrebbe occuparsi di riportare le notizie in maniera seria.
E prima che qualche professorino della prima ora mi dica qualcosa, SI', LO SO, Batman non è un fumetto Marvel, ma DC.
Però ci sono certe cose che proprio non mi vanno giù. 
Partiamo dalla notizia nuda e cruda. 
Poco dopo la mezzanotte del 20 luglio 2012, ad Aurora, in Colorado, un ragazzo di 24 anni, armato di 2 pistole e 2 fucili entra nel 16th Century Movie Theater, dove stanno proiettando la prima di "Batman - Dark knight rises". Lancia una granata fumogena ed inizia a sparare sul pubblico, mietendo 12 vittime e ferendone quasi 60 (mi scuso se i numeri non sono precisi, ma tutte le testate giornalistiche sono abbastanza imprecise al riguardo…).
QUESTA E' LA NOTIZIA.
Quello che NON E' NOTIZIA sono tutti i dettagli che i "giornalettai" ci hanno infilato per rendere la faccenda più "gustosa" e vendere più copie. 
L'assassino aveva pubblicato su un sito di incontri delle foto in cui aveva i capelli rossi? "Si ispirava a Joker" (che in realtà aveva i capelli verdi, ma vabeh…) [Leggi qui]
L'assassino indossava una maschera antigas? "Era vestito come Bane, il cattivo di Batman" [Leggi qui]
E poi il masterpiece assoluto; dice "Repubblica": "[…] Neil Gaiman, che non è un testimone scampato al massacro: è il papà di Batman, e forse anche della follia di un fuoricorso di neuroscienze che ha macchiato di sangue perfino il sogno dei supereroi." [Leggi qui].

Premesso che Neil Gaiman NON E' il papà di Batman, creato nel 1939 da Bob Kane e Bill Finger (Gaiman sarebbe nato solo 21 anni più tardi…), ma poi, dico io, si può dare la colpa di una strage a uno che scrive fumetti? E' come dire che uno diventa stupido guardando "Jersey Shore" o "Uomini e Donne", oppure che assistendo a un episodio de "i Simpson" si diventa gialli!
In teoria, allora, ogni volta che trasmettono un TG in cui si parla di assassini, stupratori e ladri qualcuno nel mondo sta diventando assassino, stupratore o ladro?!
Non capisco…davvero non capisco…
Perché i giornalisti, nel XXI secolo, ancora non riescono ad usare Google per fare una ricerca ed evitare di scrivere boiate? 
O forse è proprio quello il problema. Non è che non sanno farlo, è che non vogliono… Perché sono abituati a un pubblico di lettori che crede a tutto quello che legge… E non controlla le fonti di ciò che viene detto. "Se lo scrivono i giornali, allora sarà vero!"…
Non voglio andare a parare da nessuna parte con questo articolo, forse lo avrete capito. Si tratta solo di una serie di riflessioni a caso su un argomento che mi ha colpito molto come fan dei fumetti in generale. 
La conclusione, comunque, è la stessa. Non credete a tutto quello che leggete. Informatevi. Mettete in dubbio tutto! Siete liberi di accedere a un'informazione libera.

lunedì 16 luglio 2012

Spiderman - Overview (parte 2)

Salve di nuovo a tutti! 
Vi siete ripresi dalla scorpacciata di informazioni sul nostro amichevole Uomo Ragno di quartiere? Come dite? Ne volete di più? E chi sono io per non accontentarvi? XD

4. OMIODIO, CI VEDO DOPPIO!


Se pensate che la morte della fidanzata sia quanto di più terribile potesse accadere al Tessiragnatele, devo, ahimè, deludervi… Come la prendereste se il vostro professore di Biologia, segretamente innamorato della vostra fidanzata, non riuscisse a superarne la morte, e, come palliativo, decidesse di clonarla? Ecco…è proprio quello che succede al nostro Peter un paio di anni dopo la scomparsa di Gwen. Il professore in questione è Miles Warren, che assunse l'identità dello "Sciacallo", villain che si dimostrerà essere, in più di un'occasione, spina nel fianco del nostro eroe. Oltre a clonare Gwen lo Sciacallo clonò anche lo stesso Peter, scoprendone così l'identità segreta. Nel risultante scontro tra i due "Uomini Ragno" il clone rimase ucciso in un'esplosione e Peter ne gettò il cadavere in una ciminiera, per distruggere una delle poche prove che Peter e l'Uomo Ragno sono la stessa persona. Il clone di Gwen, intanto, lasciò la città ed a tutti i lettori rimase un dubbio: e se l'Uomo Ragno morto nell'esplosione non fosse stato il clone, ma l'originale?
Qualche anno dopo Gwen-bis tornò in città, solo per rivelare che lo Sciacallo non era stato in grado di clonarla davvero, ma solo di mutare una persona già esistente (tale Joyce Delaney) in modo che rassomigliasse al suo perduto amore.
Vi fuma già il cervello? Non avete ancora letto la parte migliore!

5. TATATTATA, TATATTATAAA, TATATATATATATATATATAA (MARCIA NUZIALE)
Piccolo balzo indietro. Prima della morte di Gwen, Zia May e Anna Watson, una vicina di casa, cercarono disperatamente di combinare un incontro tra Peter e la nipote della signora Watson, Mary Jane. Gli incontri saltarono decine di volte, finchè MJ, un sabato sera, si presentò alla porta di casa Parker per uscire con Peter. Quello che i lettori non sapevano, all'epoca, era che MJ aveva vissuto per un po' di tempo a casa della zia, e, la notte dell'omicidio di Zio Ben aveva potuto vedere chiaramente un affranto Peter rientrare in casa e, pochi minuti dopo, un combattivo Spiderman uscire dalla finestra a caccia dell'assassino!
Ovviamente la loro uscita non andò a buon fine; MJ decise di iniziare ad uscire con Harry Osborn e Peter cominciò la sua relazione con Gwen.
Dopo alcuni mesi dalla morte della sua amata, Peter scoprì che un sentimento più forte dell'amicizia lo legava a MJ e che la cosa era ricambiata. La rossa infatti ruppe la sua relazione con Harry, divenuto molto instabile dopo la morte del padre, rimase quasi uccisa insieme a Peter quando il secondo Goblin (lo stesso Harry Osborn, che aveva raccolto l'eredità del padre) li colpì con una bomba e, infine, si scambiò un appassionato bacio con Peter durante un viaggio in Europa. Ma, di nuovo, i tempi non erano ancora maturi. Peter propose alla rossa di sposarlo (evidentemente gli piace bruciare le tappe!) ma figuriamoci se uno spirito libero come MJ poteva accettare! Infatti lo lasciò e decise che forse era meglio rimanere solo amici… Come se qualcuno di noi ci credesse ancora!
Finalmente, dopo uno scontro con il "Puma" (no, sul serio, sorvoliamo!) MJ confessò a Peter di conoscere la sua identità segreta da ancor prima che i due si incontrassero per la prima volta.
Il nostro Testa-di-Tela capì che si poteva fidare ciecamente della rossa, e dopo poco la loro relazione riprese esattamente da dove l'avevano lasciata. Peter chiese nuovamente la mano di MJ e stavolta, finalmente, lei accettò, diventando la signora Mary Jane Watson Parker!

6. OMIODIO, CI VEDO DOPPIO! (DI NUOVO...)
Giuro che stavolta la faccio breve. Anche perché se mi metto a spiegarvi tutta la saga del clone, ci facciamo notte!
Nel 1994 una saga iniziata bene, gestita male e finita peggio tenne banco per ben 3 anni su tutte le testate di Spiderman.
In breve:
- Il clone dell'Uomo Ragno non era morto, se n'era andato conscio di essere una copia e aveva iniziato una nuova vita nei panni di Ben Reilly (dal nome di Zio Ben e dal cognome di Zia May) girovagando per l'America.
- Zia May sta per morire, Ben Reilly lo viene a sapere e torna in città per tributargli un ultimo saluto. 
- Peter inizia a mostrare grossi segni di squilibrio mentale, dovuti ad anni e anni di doppie identità, professori clonatori, fidanzate morte e supercriminali di vario genere.
- Zia May muore, MJ scopre di essere incinta e dopo un test del DNA salta fuori che Ben è l'Uomo Ragno originale e Peter il clone!
- Peter lascia il manto di Uomo Ragno a Ben per iniziare a fare il padre e il marito a tempo pieno. Ben diventa a tutti gli effetti il protagonista della serie. 
- Peter non è convintissimo di essere il clone, indaga sul passato di Seward Trainer, il genetista che ha eseguito il test del DNA, e scopre che questo povero disgraziato è agli ordini di un redivivo Norman Osborn.
- Durante la battaglia finale (c'è sempre una battaglia finale!) Norman spiega che il siero del Goblin gli ha fornito poteri rigenerativi, e che, dopo essersi ripreso dalle ferite inferte dall'aliante fuggì in Europa per concertare la sua vendetta, che consisteva nel far credere a Peter di essere un clone; poi impala Ben con il suo aliante (poetico, 'nevvero?). Ben si sgretola facendo cadere ogni dubbio: lui era il clone e Peter l'originale; lo scontro si conclude con Goblin in manette. Nel frattempo MJ, in ospedale, da alla luce la figlia di Peter, May…morta.
- Si scopre che May è ancora viva, e che la sua morte è stata simulata da Norman come parte del piano per attaccare Peter. Purtroppo la "May" a cui mi riferisco non è la bambina, ma la vecchiaccia malefica zia di Peter. La tizia morta in ospedale all'inizio della saga non era che un'attrice con una plastica facciale, assunta da Osborn. 

Ok, ora potete preparare i pomodori e andare a lanciarli alla sede della Marvel.

Sono di nuovo lungo, ed essendo in vacanza, la mia signora vorrebbe che la portassi al mare. La prossima volta vi aggiorno con gli ultimi 4 punti!

giovedì 5 luglio 2012

Spiderman - Overview (parte 1)


Salve, Marvel-Zombies in erba! Siete andati al cinema? Avete visto "The Amazing Spiderman"? Che ne pensate? Meglio o peggio della vecchia trilogia? Ma soprattutto, quanto sono rimasti fedeli gli sceneggiatori all'idea del personaggio?Per la maggior parte delle domande non ho risposte (lo vedrò a breve, il film, ma solo quando la mia signora tornerà dal suo ritiro torinese...) ma per l'ultima posso darvi qualche indizio!Vi accolgo dunque volentieri a una nuova puntata di... "Dieci Cose Che Non Sapete Su...Spiderman"!

1. DA UN GRANDE POTERE...
Nel 1961 fece il suo esordio nelle fumetterie americane una serie antologica edita da Marvel Comics, dal bislacco nome "Amazing Adventure" che poi divenne, dal numero 7, "Amazing Adult Fantasy". La serie proponeva brevi racconti "Sci-Fi", di circa 5 pagine ciascuno, un formato e un genere che in quegli anni era molto in voga. Nonostante (tra gli altri) i testi di Stan Lee e i Disegni di Steve Ditko la serie non ebbe molto successo, e la sua chiusura fu decretata col numero 15 (datato Agosto 1962), che prese semplicemente il nome di "Amazing Fantasy". In quell'occasione, l'editor, con nulla da perdere, decise di far pubblicare una storia su un nuovo supereroe, diverso dagli altri; sarebbe stato un adolescente, ma non una spalla come per esempio potevano essere Bucky per Capitan America o Robin per Batman; non avrebbe avuto solo ammiratori ma anche detrattori, in mezzo alla gente comune e soprattutto sarebbe stato un eroe che doveva anche affrontare problemi comuni, come per esempio la mancanza di soldi. La storia doveva essere, come tutte le altre pubblicate sulla collana "one-shot" cioè iniziare e concludersi su quel numero; l'idea però era particolarmente vincente, e la storia di come il timido Peter Parker ricevesse i suoi poteri dopo il morso di un ragno radioattivo e poi perdesse il tanto amato zio Ben che l'aveva cresciuto (insieme alla moglie May) come un figlio, colpì diritta al cuore milioni di fan, che chiesero a gran voce il ritorno di quel ragazzo mingherlino che si arrampicava sui muri. E, ovviamente, nel marzo del 1963 i fan vennero accontentati, e l'Uomo Ragno fece il suo esordio in una testata tutta sua, dal titolo, appunto, "Amazing Spiderman," che continua, ininterrottamente, a tutt'oggi!

2.NON E' FACILE ESSERE VERDE!
"Da grandi poteri derivano grandi responsabilità" recita il mantra dell'Uomo Ragno. Parafrasandolo si potrebbe anche pensare che "da grandi supereroi derivano grandi villain".
O perlomeno questo devono aver pensato Lee e Ditko allorquando, nel luglio del 1964, introdussero "Green Goblin".
O perlomeno questo è quello che pensate! 
In realtà all'inizio il Goblin avrebbe dovuto essere solo un altro dei "nemici di passaggio" dell'Uomo Ragno, destinato a durare un numero o poco più. Ma i fan apprezzarono l'ironia e il carisma di questo nuovo "supercattivo" che di li a breve sarebbe diventato la nemesi numero uno dell'Arrampicamuri. Le apparizioni successive vedevano sempre impegnato il Goblin a compiere misfatti (ovviamente!) che Peter puntualmente sventava, lasciandosi però sfuggire ogni volta il Folletto Ghignante, la cui identità segreta stava ossessionando milioni di lettori. Ogni volta che il Supercattivo infatti rientrava alla base, oggetti sapientemente posizionati nell'inquadratura impedivano ai lettori di vedere la faccia del nostro villain. Ci vollero più di venti numeri e un cambio di disegnatore (si passò da Ditko a Romita Sr.) per capire finalmente che dietro agli occhi spiritati del Folletto Verde si nascondeva il mite industriale Norman Osborn, padre del miglior amico di Peter, Harry. Da quel momento (dopo due amnesie che gli fecero scordare di essere un supercriminale e altrettanti recuperi di memoria che lo istigarono a vestire di nuovo i panni di Goblin) Osborn si è sempre rivelato una spina nel fianco di Testa-Di-Tela. Fintanto che non ha scoperto che l'Arrampicamuri e il miglior amico del figlio erano la stessa persona. A quel punto la spina nel fianco si è trasformata in un roseto… 

3. SNAP.
MA…torniamo un attimo indietro… Il nostro bel Peter, dopo una carriera sfolgorante al liceo decise di iscriversi alla fittizia Empire State University… Ed è proprio qui che conobbe Gwen Stacy, il suo primo grande e vero amore (alla faccia di quella squinzia cotonata che è MJ!) All'inizio tra i due non furono tutte rose e fiori, anzi… Peter, in pensiero per le cagionevoli condizioni di salute di zia May, ignorò le prime avances di Gwen, che, per ripicca, iniziò a uscire prima con l'"amico-rivale" di Peter, Flash Thompson, e poi con Harry Osborn. Comunque, gradualmente, tra i due iniziò a nascere qualcosa, che poi sfociò in un aperto sentimento d'amore. La loro relazione diventò leggermente più complicata quando il capitano della polizia di New York George Stacey, padre di Gwen, rimase ucciso durante uno scontro tra l'Uomo Ragno e il Doctor Octopus, un'altro dei suoi acerrimi nemici. Gwen, inconsapevole della doppia identità del suo fidanzato, incolpò l'Uomo Ragno della morte del padre e si ritirò in Europa per riprendersi dalla perdita subita. Dopo varie peripezie e il ritorno di Gwen a New York i due tornano finalmente assieme, giusto in tempo perché Noman Osborn, alias Goblin, scoprisse l'identità civile della sua nemesi e rapisse la sua fidanzata come rappresaglia, tenendola in ostaggio in cima a una torre del ponte George Washington (vi ricorda qualcosa? XD).

La battaglia che ne conseguì fu epica, e, in uno sfoggio di pura malvagità, Osborn gettó una Gwen priva di sensi giù dalla torre, fuggendo poi a cavallo del suo aliante volante (bella allitterazione!).
Peter cercó disperatamente di salvare la sua amata, lanciando le sue ragnatele e riuscendo ad afferrarla per una caviglia prima che toccasse terra. Quando però la trascinó in salvo sulla piattaforma del ponte, scoprì suo malgrado che il salvataggio era stato inutile. Gwen era già morta durante la caduta. 
I lettori più disattenti pensarono ovviamente che Gwen fosse già stata uccisa da Osborn prima di lanciarla giù dal ponte. Ma il Folletto Verde aveva orchestrato una vendetta ancora più dolce… 

Una piccolissima onomatopea, infatti, ci suggerisce una cosa ancora più triste. Gwen morì perché il contraccolpo ricevuto per fermare una caduta libera verso l'acqua le spezzó il collo… Fu proprio Peter, dunque, il responsabile della morte del suo primo amore.

Furioso di rabbia l'Uomo Ragno inseguì ovviamente Goblin e nell'ultimo scontro tra i due il supercattivo rimase impalato dal suo stesso aliante, morendo sul colpo… (di nuovo, vi ricorda niente?)


Poiché mi sto dilungando oltremaniera, ho deciso di spezzare l'articolo in più parti, in modo da permettervi di leggerne un pezzo per volta senza crollare addormentati sulla tastiera! 
A breve, la seconda parte!

martedì 3 luglio 2012

"di gruppi, familie et eroi solitari"

Salve a tutti!
Intanto volevo scusarmi per aver fatto passare così tanto tempo dal mio ultimo intervento, ma sto preparando una serie di articoli che deve essere perfetta al millesimo!
Mi sono accorto che effettivamente la mia partenza è stata in quarta, parlando subito di uno degli eroi più famosi, ma una carrellata generica su quello che è il mondo Marvel sarebbe stata più adatta come primo articolo. E' quindi con immenso onore che oggi vado a parlarvi di quelle che sono "le famiglie Marvel". 
In sostanza tutti gli eroi della "casa delle idee" possono essere racchiusi in uno di questi gruppi:

VENDICATORI


Loro li conoscete! Sono gli eroi più potenti della terra, unitisi per affrontare minacce che da soli non avrebbero mai potuto fronteggiare e blablabla. Ma quanti sono i Vendicatori? Quasi tutti i personaggi Marvel, prima o poi, hanno ricevuto la tessera per entrare a far parte di questo gruppo. Quello che era il nucleo originale è sempre rimasto il cuore pulsante degli "Avengers", e così Capitan America, Thor, Iron Man, Giant Man e Wasp sono sempre stati i membri "fondamentali" del gruppo, sovente guidato proprio da uno di loro. Ma spesso tra le sue fila troviamo anche personaggi "minori" che non hanno una testata propria e che sono portati al grande pubblico proprio dalle pagine dei Vendicatori. Possiamo trovare quindi La Visione, robot sintetico ma con un "cuore" umano, oppure Occhio di Falco, l'infallibile arciere, o ancora Luke Cage, ex delinquente ora redento con una pelle durissima capace di resistere a proiettili ed esplosioni.

SPIDER-FAMILY


In origine era il Ragno. Proprio lui, Peter Parker, punto da un ragno radioattivo mentre assisteva ad un esperimento scientifico, l'apoteosi del mantra Marvel "supereroi con superproblemi"...
Si tratta di un personaggio che ha sempre avuto una propria "staticità". Certo, la sua strada si è incrociata più volte con praticamente tutti gli eroi, famosi e non (dopo più di 50 anni credo che la cosa sia altamente inevitabile), ma il cast dei personaggi principali e dei comprimari ha subito poche evoluzioni nell'arco dei lustri. Ultimamente però la situazione è cambiata. Peter è entrato a far parte dei Vendicatori, come membro ufficiale, e della Fondazione Futuro, gruppo nato dalle ceneri dei Fantastici Quattro quando uno dei personaggi è morto in tragiche circostanze. Oltre ai classici Harry e Norman Osborn, Mary Jane Watson-Parker, Zia May e J. Jonah Jameson, si sono aggiunti negli anni anche altri personaggi con poteri più o meno ragneschi, come per esempio Venom, che al contrario di quanto la maggior parte delle persone pensa, non è un "villani" a tutto tondo, ma piuttosto un character sempre in bilico tra il bene e il male, tra il "fare la cosa giusta" e il "mangiare cervelli".

MUTANTI


Croce e delizia di Mamma Marvel sono proprio loro! Wolverine, Ciclope, Tempesta & co. sono senza dubbio il gruppo più vasto di eroi. Al momento si contano una decina di squadre attive diverse, con elementi spesso in comune: i giovani, i meno giovani, il gruppo storico, la squadra segreta, e così via.  Wolverine è ovviamente la punta di diamante della famiglia mutante; e pensare che fu concepito per essere un nemico "one-shot" dell'incredibile Hulk
Hanno ultimamente affrontato problemi spesso più grandi di loro, con enormi perdite, come il passaggio da "punto evolutivo dell'homo sapiens" a "razza in via d'estinzione", dovuto all'incantesimo di una strega di nostra conoscenza, che in un gesto estremo e al limite della sua follia ha sussurrato "basta mutanti"; da quel giorno si contano, nel mondo, solo poche centinaia di individui mutanti…

FANTASTICI QUATTRO


La prima "superfamiglia" nata in casa Marvel. Non si tratta di un gruppo unito dai propri poteri, ma piuttosto di una famiglia vera e propria, che vive sotto lo stesso tetto e che, a causa dei propri poteri (ottenuti durante un incidente cosmico) si trova ad affrontare "super-minacce"! E voi che pensavate che la riunione di condominio fosse la cosa peggiore che potesse capitarvi!
Il gruppo era originariamente formato da:
- Reed Richards, alias Mister Fantastic: corpo gommoso e cervello illimitato;
- Susan Storm-Richards, alias Donna Invisibile: emette campi di invisibilità, sposata con Reed;
- Johnny Storm, alias Torcia Umana: donnaiolo impenitente con corpo infiammabile ed emissione di fuoco, fratello di Susan;
- Ben Grimm, alias La Cosa: forzuto del gruppo, ricoperto di rocce, l'unico che non può attivare e disattivare i suoi poteri a piacimento, sempre intrappolato nella sua forma rocciosa; miglior amico di Reed.

Di recente uno dei quattro è morto in circostanze poco piacevoli, portando allo scioglimento del gruppo e alla istituzione della Fondazione Futuro, che raccoglie i membri originali rimasti e una unità di crisi composta da "cervelloni", volti alla protezione della Terra e del suo futuro.

MARVEL KNIGHTS



In questa categoria rientrano tutti quegli eroi "solitari-and-proud-to-be" come per esempio Hulk, il golia verde, Daredevil, il vigilante alter ego dell'avvocato cieco Matt Murdock, Stephen Strange, il mago supremo dell'universo Marvel, Ghost Rider, il centauro spirito della vendetta, e via dicendo. 
Caratteristica peculiare di questi eroi è quella di affrontare, spesso, temi più "maturi" rispetto a quelli trattati nelle testate più main-stream, ad esempio la lotta alla mafia o al traffico di droga, oppure argomenti più "sacri" come l'eterna battaglia di Dio contro Satana.
Ovviamente, proprio per gli argomenti trattati, sono considerati eroi più "adulti", fermo restando che tutti i fumetti possono essere affrontati con chiavi di lettura diverse!


Ottimo! Siamo giunti alla fine di questa carrellata. Adesso che le dovute presentazioni sono state fatte, non mi resta che darvi appuntamento al prossimo articolo, dove ci concentreremo sul nostro adorato Spiderman, in uscita proprio domani in tutte le sale italiane con il nuovo lungometraggio a lui dedicato (di cui vi lascio il trailer, solo per ingolosirvi un po'!)


lunedì 11 giugno 2012

Thor - Ragnarok

Eccoci finalmente arrivati alla prima video-sinossi. 
E' un po' lunga, ma spero che appassionerà voi quanto ha appassionato me!
Dopo il video potete trovare una mini scheda con tutte le informazioni sulla saga.


TITOLO: Ragnarok
STORIA: Michael Avon Oeming & Daniel Berman
DISEGNI: Andrea Divito
COLORI: Laura Villari
PUBBLICATO SU: Thor Vol.2 #80-85 (Agosto-Dicembre 2004)
IN ITALIA SU: Il Mitico Thor (Panini Comics) nn.72-77 (Marzo-Agosto 2005)
NOTE: Il numero che conclude la saga sarà anche l'ultimo numero che ospiterà il Dio del tuono. La testata infatti venne chiusa e solo nel 2007 è uscito il Vol. 3.

giovedì 24 maggio 2012

Thor - Ragnarok (Prologo)


Correva l'anno 2005 (ovviamente parliamo di date ITALIANE) quando nelle edicole e nelle fumetterie di tutto lo stivale campeggiava la copertina de "il Mitico Thor 72" con non una, ma ben due poco rassicuranti TAG-LINE.
Una di queste era RAGNAROK (1 di 6), e l'altra era "VENDICATORI: DIVISI - PROLOGO".



All'epoca la testata del dio asgardiano del tuono ospitava anche le uscite in italia di quella che era l'unica testata vendicativa, Avengers, appunto. 

Il Ragnarok nella mitologia norrena equivale più o meno all'apocalisse cristiano-cattolica. La fine di tutto. C'erano già stati in passato tentativi di "fine dei giochi" più o meno riusciti, per gli dei Marvel, e questo non sembrava essere diverso dagli altri. 

In effetti anche il ribaltamento del classico motto degli avengers, "Vendicatori: uniti" non sembrava niente di più che una delle ennesime saghe in cui vengono promessi grandi cambiamenti e poi alla fine resta tutto com'è.

A volte però nella vita si sbaglia, e di grosso...

Thor - Overview


Prima di lanciarci a capofitto in una delle saghe degli ultimi anni che ho appositamente selezionato per voi, è giusto parlare del protagonista assoluto della suddetta saga; si tratta di uno dei personaggi di punta della Marvel, la cui prima apparizione è datata 1962 e che risponde al nome altisonante di Thor Odinson!

Creato dalla geniale mente di Stan Lee, papà di quasi tutti i personaggi Marvel degli esordi, e concepito graficamente da Jack "The King" Kirby, il figlio di Odino si basa sui miti e sulle leggende della mitologia nordica.

Vediamo in 10 punti, quali sono le cose fondamentali da sapere sul personaggio:


1.LEGAMI FAMILIARI. Come ci dice anche il suo nome è figlio del "padre di tutti gli dei", Odino, fratellastro del dio degli Inganni, Loki (figlio in realtà di un gigante dei ghiacci sconfitto da Odino in tempi antichi), e si accompagna quasi sempre ad altri 5 personaggi: Un trio di guerrieri composto da 3 divinità battagliere dai nomi di Hogun, detto "il fosco", Volstagg, detto "il voluminoso" e Fandral, detto "il lesto". A questi si accompagnano saltuariamente Lady Sif, prode guerriera innamorata di Thor e da questi ricambiata, e Balder, detto "il Prode", uno dei più valorosi combattenti di tutta Asgard, la città degli dei.


2.MJOLNIR. il martello di Thor ha molteplici poteri, che si sono via via aggiunti nel corso degli anni:
può essere lanciato contro il nemico e far ritorno al proprietario come se fosse un boomerang, può essere roteato per evocare tempeste e fulmini e addirittura lanciato e riafferrato subito dopo per volare via. Ma la caratteristica più interessante rimane la benedizione che Odino ha lanciato sull'arma: "Chiunque impugnerà questo martello, se ne sarà degno, possiederà il potere di Thor"; questo comporta che pochissimi altri personaggi, negli anni, abbiano potuto sollevare il martello, e quasi sempre in situazioni di estrema necessità. Tentativi successivi della stessa persona di sollevare il martello sono sfumati miseramente, lasciando intendere che il martello si conceda solo a chi veramente degno e solo come estrema ratio.

3.UN PO' DI UMILTA'.  Reso troppo arrogante e superbo dalla sua forza e dalla posizione sociale, in gioventù Thor invade incautamente il regno dei giganti di ghiaccio causando l'ira di Odino, che stanco delle spacconate del figlio decide di insegnargli un po' di umiltà inviandolo sulla Terra incarnato nel medico zoppo Donald Blake, il quale non si ricorda di essere una divinità, ed esercita la sua professione in uno studio di New York, assistito dalla bella infermiera Jane Foster. Durante un'escursione sulle montagne, assisterà a un'invasione aliena, durante la quale si rifugerà in una grotta; all'interno, coincidenza delle coincidenze, troverà un bastone magico che, quando battuto per terra gli permetterà di ritrasformarsi in Thor (e il bastone prenderà le sembianze di Mjolnir il mitico martello incantato donato al dio del tuono dal padre).

4.FUSIONE A TEMPO. Quando Thor e il Dr. Blake erano una sola persona, per rendere le sfide a una divinità più interessanti, Stan Lee introdusse un handicap molto pesante: Thor poteva lanciare il suo martello contro il nemico ma a patto che lo recuperasse entro un minuto; scaduto questo tempo il martello sarebbe ritornato bastone e Thor avrebbe vestito di nuovo i panni dell'indifeso Donald Blake.
5.VENDICATORI. Indirettamente fu proprio Thor il motivo per cui si formarono per la prima volta i Vendicatori. Loki infatti, covando desiderio di vendetta nei confronti del fratello, cercò di attirarlo allo scoperto causando alcuni disastri nei panni di Hulk. Ovviamente il vero Hulk si infuriò e si reco sul posto per smascherare l'impostore, ed alla chiamata per contenere la distruzione scatenata dal fasullo Golia Verde, (oltre, appunto, a Thor) si presentarono anche Giant Man, Wasp e Iron Man.
Sconfitto facilmente Loki, gli eroi decisero di unirsi per sconfiggere quelle minacce che da soli non avrebbero potuto affrontare. 





6. IL DIO CHE SUSSURRAVA AL CAVALLO.
Durante un ciclo di storie particolarmente ispirato degli anni '80, Walter Simonson, storico sceneggiatore Marvel, introdusse uno dei personaggi più peculiari che si fossero mai visti: Beta Ray Bill. Che c'entra con Thor, direte voi?
Tempo fa lo S.H.I.E.L.D., una sorta di "super-polizia" mondiale dell'universo Marvel, rilevò un'astronave in avvicinamento alla Terra ed inviò Thor a controllare che non fosse un minaccia. Il dio, delicato ed elegante come un elefante in una cristalleria, entrò nella nave bucando lo scafo; ovviamente la nave era senziente e per proteggersi dall'"attacco" risvegliò il suo protettore, che viaggiava nella stiva in animazione sospesa. Dopo uno scontro in cui si apprese che il guardiano, ossia Beta Ray Bill, era in grado di sollevare il martello di Thor senza problemi, e poiché l'alieno aveva bisogno di un'arma potente per risolvere alcune questioni inerenti la salvezza del suo popolo, Odino fece forgiare un nuovo martello, chiamato Stormbraker, su cui il padre degli dei passò la "maledizione dei 60 secondi", liberandone Thor. Da allora Bill è sempre stato considerato dagli Asgardiani "uno di loro", su cui fare affidamento nei momenti di difficoltà e a cui prestare aiuto nel bisogno.


7. MA QUANTI MARTELLI CI SONO? Se pensate che un dio norreno e un alieno con le fattezze di un cavallo sia quanto di peggio può capitare, vi sbagliate di grosso! Era il 1988 quando Eric Masterson, architetto di New York, stringeva amicizia con il nostro dio del tuono. Poiché la catastrofe è sempre dietro l'angolo, durante una delle battaglie dell'asgardiano Eric rimase ferito, rischiando la vita. Odino, mosso a compassione dalla richiesta del figlio di salvare l'amico, fuse in un'unica entità i due. La doppia personalità del personaggio, che avrebbe dato dei grattacapi anche al migliore degli psichiatri, non presentò particolari problemi, finchè Thor non uccise apparentemente il fratello Loki in uno scontro. Adirato, Odino bandì il figlio sopravvissuto in una dimensione sconosciuta e concesse ad Eric i poteri del figlio, Mjolnir compreso. Ovviamente Loki non sarebbe il dio degli inganni se fosse stato sconfitto così facilmente, e infatti la sua era stata tutta una messinscena per screditare il fratello. Thor tornò dall'esilio e dopo alcune storie si reimpossessò di Mjolnir, donandone però una copia dal nome "Thunderstrike" ad Eric, che per un po' di tempo si prestò come protettore della Terra al posto di Thor.






8. DAGLI AMICI MI GUARDI DIO CHE DAI NEMICI MI GUARDA IL DIO.
Non è facile trovare dei nemici all'altezza di un dio, ma negli anni alcuni villain in particolare hanno dato dei grattacapi degni di nota a Thor. 
Tra questi, insieme al fratello Loki, vera nemesi del Tonante, si annoverano in particolare il demone Surtur, proveniente direttamente dai miti nordici, l'Uomo Assorbente (e diamo il via alle battutine su "Tampax, l'uomo-assorbente) in grado di assumere la consistenza e le proprietà di tutto quello che tocca grazie ad un'erba magica fattagli ingerire da Loki e infine "Il Demolitore" un essere umano detentore del potere di un piede di porco magico che gli garantisce forza e resistenza superumane, incantato per sbaglio da un'alleata di Loki. 
9. QUANTE IDENTITA' PUO' AVERE UN DIO? In tempi più o meno recenti (si parla del 1998) per sfuggire all'abbraccio di Hela, dea della morte norvegese, Thor fuse il proprio spirito (Aridaje) con quello di un mortale che aveva perso la vita (per salvare una donna da un'auto in fiamme) nello stesso scontro in cui era morto anche lui. Questo iniziò l'ennesimo legame di simbiosi tra Thor e un mortale. Si, ok, lo so, stiamo perdendo di originalità...

10. SIGNORE DI ASGARD. Dopo la morte di Odino, nel 2004 Thor ha finalmente occupato il trono del padre, solo per rendere noi lettori consci del fatto che non fosse in grado di governare Asgard. Prima ebbe la brillante idea di trasportare tutta la sua città sopra New York, per fare in modo che i mortali apprendessero dagli dei e viceversa. L'apparizione di alcune divinità sulla testa delle persone scatena una "corsa al culto" e centinaia di persone si professano fedeli al credo del dio Thor. Le tensioni aumentano sempre di più finchè le Nazioni Unite cercano di risolvere la questione lanciando testate nucleari sulla città volante, giusto per esser sicuri. Thor si infuria come una biscia e decide che gli umani non sono pronti per il libero arbitrio. Per duecento anni (si, avete letto bene, 200!) governa la Terra con il pugno d'acciaio, finchè in un ciclo di storie ambientate nel futuro, capisce di aver sbagliato approccio con gli umani (e gli ci sono voluti solo 200 anni per capirlo…un genio!) Torna quindi indietro nel tempo per rimediare ai suoi errori, non calcolando che questo "paradosso" avrebbe potuto portare conseguenze devastanti…Tipo l'apocalisse, ecco...