Prima di lanciarci a capofitto in una delle saghe degli ultimi anni che ho appositamente selezionato per voi, è giusto parlare del protagonista assoluto della suddetta saga; si tratta di uno dei personaggi di punta della Marvel, la cui prima apparizione è datata 1962 e che risponde al nome altisonante di Thor Odinson!
Creato dalla geniale mente di Stan Lee, papà di quasi tutti i personaggi Marvel degli esordi, e concepito graficamente da Jack "The King" Kirby, il figlio di Odino si basa sui miti e sulle leggende della mitologia nordica.
Vediamo in 10 punti, quali sono le cose fondamentali da sapere sul personaggio:
1.LEGAMI FAMILIARI. Come ci dice anche il suo nome è figlio del "padre di tutti gli dei", Odino, fratellastro del dio degli Inganni, Loki (figlio in realtà di un gigante dei ghiacci sconfitto da Odino in tempi antichi), e si accompagna quasi sempre ad altri 5 personaggi: Un trio di guerrieri composto da 3 divinità battagliere dai nomi di Hogun, detto "il fosco", Volstagg, detto "il voluminoso" e Fandral, detto "il lesto". A questi si accompagnano saltuariamente Lady Sif, prode guerriera innamorata di Thor e da questi ricambiata, e Balder, detto "il Prode", uno dei più valorosi combattenti di tutta Asgard, la città degli dei.
2.MJOLNIR. il martello di Thor ha molteplici poteri, che si sono via via aggiunti nel corso degli anni:
può essere lanciato contro il nemico e far ritorno al proprietario come se fosse un boomerang, può essere roteato per evocare tempeste e fulmini e addirittura lanciato e riafferrato subito dopo per volare via. Ma la caratteristica più interessante rimane la benedizione che Odino ha lanciato sull'arma: "Chiunque impugnerà questo martello, se ne sarà degno, possiederà il potere di Thor"; questo comporta che pochissimi altri personaggi, negli anni, abbiano potuto sollevare il martello, e quasi sempre in situazioni di estrema necessità. Tentativi successivi della stessa persona di sollevare il martello sono sfumati miseramente, lasciando intendere che il martello si conceda solo a chi veramente degno e solo come estrema ratio.
3.UN PO' DI UMILTA'. Reso troppo arrogante e superbo dalla sua forza e dalla posizione sociale, in gioventù Thor invade incautamente il regno dei giganti di ghiaccio causando l'ira di Odino, che stanco delle spacconate del figlio decide di insegnargli un po' di umiltà inviandolo sulla Terra incarnato nel medico zoppo Donald Blake, il quale non si ricorda di essere una divinità, ed esercita la sua professione in uno studio di New York, assistito dalla bella infermiera Jane Foster. Durante un'escursione sulle montagne, assisterà a un'invasione aliena, durante la quale si rifugerà in una grotta; all'interno, coincidenza delle coincidenze, troverà un bastone magico che, quando battuto per terra gli permetterà di ritrasformarsi in Thor (e il bastone prenderà le sembianze di Mjolnir il mitico martello incantato donato al dio del tuono dal padre).
4.FUSIONE A TEMPO. Quando Thor e il Dr. Blake erano una sola persona, per rendere le sfide a una divinità più interessanti, Stan Lee introdusse un handicap molto pesante: Thor poteva lanciare il suo martello contro il nemico ma a patto che lo recuperasse entro un minuto; scaduto questo tempo il martello sarebbe ritornato bastone e Thor avrebbe vestito di nuovo i panni dell'indifeso Donald Blake.
5.VENDICATORI. Indirettamente fu proprio Thor il motivo per cui si formarono per la prima volta i Vendicatori. Loki infatti, covando desiderio di vendetta nei confronti del fratello, cercò di attirarlo allo scoperto causando alcuni disastri nei panni di Hulk. Ovviamente il vero Hulk si infuriò e si reco sul posto per smascherare l'impostore, ed alla chiamata per contenere la distruzione scatenata dal fasullo Golia Verde, (oltre, appunto, a Thor) si presentarono anche Giant Man, Wasp e Iron Man.
Sconfitto facilmente Loki, gli eroi decisero di unirsi per sconfiggere quelle minacce che da soli non avrebbero potuto affrontare.
6. IL DIO CHE SUSSURRAVA AL CAVALLO. Durante un ciclo di storie particolarmente ispirato degli anni '80, Walter Simonson, storico sceneggiatore Marvel, introdusse uno dei personaggi più peculiari che si fossero mai visti: Beta Ray Bill. Che c'entra con Thor, direte voi?
Tempo fa lo S.H.I.E.L.D., una sorta di "super-polizia" mondiale dell'universo Marvel, rilevò un'astronave in avvicinamento alla Terra ed inviò Thor a controllare che non fosse un minaccia. Il dio, delicato ed elegante come un elefante in una cristalleria, entrò nella nave bucando lo scafo; ovviamente la nave era senziente e per proteggersi dall'"attacco" risvegliò il suo protettore, che viaggiava nella stiva in animazione sospesa. Dopo uno scontro in cui si apprese che il guardiano, ossia Beta Ray Bill, era in grado di sollevare il martello di Thor senza problemi, e poiché l'alieno aveva bisogno di un'arma potente per risolvere alcune questioni inerenti la salvezza del suo popolo, Odino fece forgiare un nuovo martello, chiamato Stormbraker, su cui il padre degli dei passò la "maledizione dei 60 secondi", liberandone Thor. Da allora Bill è sempre stato considerato dagli Asgardiani "uno di loro", su cui fare affidamento nei momenti di difficoltà e a cui prestare aiuto nel bisogno.
7. MA QUANTI MARTELLI CI SONO? Se pensate che un dio norreno e un alieno con le fattezze di un cavallo sia quanto di peggio può capitare, vi sbagliate di grosso! Era il 1988 quando Eric Masterson, architetto di New York, stringeva amicizia con il nostro dio del tuono. Poiché la catastrofe è sempre dietro l'angolo, durante una delle battaglie dell'asgardiano Eric rimase ferito, rischiando la vita. Odino, mosso a compassione dalla richiesta del figlio di salvare l'amico, fuse in un'unica entità i due. La doppia personalità del personaggio, che avrebbe dato dei grattacapi anche al migliore degli psichiatri, non presentò particolari problemi, finchè Thor non uccise apparentemente il fratello Loki in uno scontro. Adirato, Odino bandì il figlio sopravvissuto in una dimensione sconosciuta e concesse ad Eric i poteri del figlio, Mjolnir compreso. Ovviamente Loki non sarebbe il dio degli inganni se fosse stato sconfitto così facilmente, e infatti la sua era stata tutta una messinscena per screditare il fratello. Thor tornò dall'esilio e dopo alcune storie si reimpossessò di Mjolnir, donandone però una copia dal nome "Thunderstrike" ad Eric, che per un po' di tempo si prestò come protettore della Terra al posto di Thor.
8. DAGLI AMICI MI GUARDI DIO CHE DAI NEMICI MI GUARDA IL DIO. Non è facile trovare dei nemici all'altezza di un dio, ma negli anni alcuni villain in particolare hanno dato dei grattacapi degni di nota a Thor.
Tra questi, insieme al fratello Loki, vera nemesi del Tonante, si annoverano in particolare il demone Surtur, proveniente direttamente dai miti nordici, l'Uomo Assorbente (e diamo il via alle battutine su "Tampax, l'uomo-assorbente) in grado di assumere la consistenza e le proprietà di tutto quello che tocca grazie ad un'erba magica fattagli ingerire da Loki e infine "Il Demolitore" un essere umano detentore del potere di un piede di porco magico che gli garantisce forza e resistenza superumane, incantato per sbaglio da un'alleata di Loki.
9. QUANTE IDENTITA' PUO' AVERE UN DIO? In tempi più o meno recenti (si parla del 1998) per sfuggire all'abbraccio di Hela, dea della morte norvegese, Thor fuse il proprio spirito (Aridaje) con quello di un mortale che aveva perso la vita (per salvare una donna da un'auto in fiamme) nello stesso scontro in cui era morto anche lui. Questo iniziò l'ennesimo legame di simbiosi tra Thor e un mortale. Si, ok, lo so, stiamo perdendo di originalità...
10. SIGNORE DI ASGARD. Dopo la morte di Odino, nel 2004 Thor ha finalmente occupato il trono del padre, solo per rendere noi lettori consci del fatto che non fosse in grado di governare Asgard. Prima ebbe la brillante idea di trasportare tutta la sua città sopra New York, per fare in modo che i mortali apprendessero dagli dei e viceversa. L'apparizione di alcune divinità sulla testa delle persone scatena una "corsa al culto" e centinaia di persone si professano fedeli al credo del dio Thor. Le tensioni aumentano sempre di più finchè le Nazioni Unite cercano di risolvere la questione lanciando testate nucleari sulla città volante, giusto per esser sicuri. Thor si infuria come una biscia e decide che gli umani non sono pronti per il libero arbitrio. Per duecento anni (si, avete letto bene, 200!) governa la Terra con il pugno d'acciaio, finchè in un ciclo di storie ambientate nel futuro, capisce di aver sbagliato approccio con gli umani (e gli ci sono voluti solo 200 anni per capirlo…un genio!) Torna quindi indietro nel tempo per rimediare ai suoi errori, non calcolando che questo "paradosso" avrebbe potuto portare conseguenze devastanti…Tipo l'apocalisse, ecco...