giovedì 7 novembre 2013

X-Men Overview (parte 2)


Oggi niente preamboli, dritti al punto!

2. SECONDA GENESI.

La fine degli anni '60 e il disincanto del decennio successivo mal si sposavano con le avventure degli "Uomini-X", ma cui testata conobbe un declino inesauribile fino al 1969. Quell'anno ci furono buono segni di ripresa, ma ormai la Marvel aveva deciso: Uncanny X-Men avrebbe chiuso i battenti. Fino al 1975 la testata si occupò solo di ristampare vecchie storie dei mutanti, mentre la squadra originale appariva saltuariamente in varie testate, come Amazing Spiderman e Fantastic Four. Poi, con "Giant Size X-Men 1", la dirigenza della Casa delle Idee decise di dare una seconda possibilità agli uomini X.  La vecchia squadra era stata rapita e portata su un'isola chiamata "Krakoa", che poi si scoprirà essere un mutante (si, avete letto bene, non c'è nessun errore di battitura, L'ISOLA ERA UN MUTANTE. L'sola intera. Un mutante. L'isola. Mutante. SMETTETELA DI GUARDARMI COSI'! Non sono pazzo!) e Xavier assembla una squadra internazionale per salvare i suoi vecchi pupilli. Fedeli alla linea "Supereroi con superproblemi", abbiamo quindi:



Banshee, dall'Irlanda, in grado di emettere potenti onde sonore che gli permettono, tra le altre cose, di volare; ex-alcolista e agente di polizia

Colosso, dalla Russia, con superforza e corpo ricoperto di acciaio organico; a dispetto dell'aspetto, anima sensibile del gruppo

Nightcrawler, dalla Germania, in grado di teleportarsi, aderire alle superfici e mimetizzarsi nelle ombre; dotato di aspetto demoniaco è uno dei pochi X-Men a cui è negata la possibilità di una vita normale

Sole Ardente, dal Giappone, che può generare scariche di fuoco dal proprio corpo. Un samurai dei giorni nostri, estremamente orgoglioso e leale

Tempesta, dal Kenya. Può controllare gli elementi atmosferici. Strappata alla sua infanzia dalla morte dei genitori, ex-ladra, grazie ai suoi poteri viene scambiata per una Dea pagana nel suo paese d'origine. Xavier la troverà intenta a farsi adorare da una tribù quando deciderà di farla tornare alla civiltà


Thunderbird, nativo americano dalla Riserva. Forza, agilità e velocità incredibili. Caratteraccio orgoglioso che mal sopporta la vita di gruppo e l'autorità costituita da Xavier

Wolverine. Canadese. No, basta, di lui non vi dico altro


Dopo il salvataggio della squadra originale, solo Ciclope rimase nel team, mentre tutti gli altri X-Men scelsero di percorrere strade diverse (almeno per un po'). Presto o tardi, però furono costretti a riunirsi, almeno in parte. Jean Grey, alias Marvel Girl, durante il tentativo di salvataggio di uno Shuttle che rientrava nell'atmosfera terrestre con a bordo lei ed altri X-Men, spinse fino allo stremo i propri poteri, che fino a quel momento erano rimasti sopiti. L'avventura lasciò su di lei cicatrici molto profonde, e l'essere successivamente manipolata da Mastermind, maestro delle illusioni della Confraternita dei Mutanti Malvagi, la condusse sull'orlo della follia, facendo emergere un'entità chiamata Fenice Nera, che si era insediata dentro di lei durante l'incidente dello Shuttle.
Jean, sotto il controllo della Fenice, distrusse un intero sistema solare (non il nostro), radendo al suolo interi pianeti e sterminando decine di razze aliene, prima di tornare in se; ma ormai era troppo tardi. Una razza aliena nota come Shi'ar (ovvero: quello che sarebbe successo se l'uomo non fosse disceso dalle scimmie ma dai volatili) prese in consegna Jean, la processò sulla Luna e decise di condannarla a morte per i propri crimini.
Nonostante tutti gli X-Men si ergessero a difesa della ragazza, alla fine una tristissima Marvel Girl accetta il proprio destino, suicidandosi. 
Inutile dire che Ciclope, fidanzato della ragazza non prende molto bene la cosa, ma anche gli altri X-Men uscirono visibilmente provati da questa avventura e dalla perdita di Jean.

"Ma io ho rivisto Jean Grey su qualche fumetto molto più recente!" Direte voi. E datemi tempo, no?
In fondo, si sa, ci sono solo 3 regole nei fumetti Marvel:
"Non si resuscita Bucky, la spalla originale di Capitan America"
"Non si resuscita Thunderbird" (Ah, si Thunderbird morì nella sua prima avventura, esplodendo insieme ad un aereo…)
"Non si resuscita Gwen Stacy, la prima fidanzata di Spider-Man"
"Non si resuscita lo Zio Ben, amato mentore di Peter Parker"

Tutti gli altri eroi sono delle versioni disegnate di "Ercolino Sempre-in-Piedi". Muoiono e risorgono. Di continuo...

mercoledì 6 novembre 2013

X-Men Overview (Parte 1)


Uhm… Cavoli è passato più di un anno dall'ultima volta che ho scritto un articolo.
Mi avevano rapito gli alieni.
Sono stato a fare un safari in Africa.
Mi hanno sepolto vivo e non riuscivo ad uscire dalla bara.
Mi sono chiuso in un bozzolo di ragnatela per rigenerarmi.
No, non è vero. Sono solo un procrastinatore della peggior specie!
Cooooooooomunque. Se c'è ancora qualcuno di voi all'ascolto, avrei pensato di ricominciare a scrivere qualcosina… Giusto per non perdere il vizio.
Potrebbe essere giunto il momento di parlarvi del fumetto che più di ogni altro ha segnato il mio ingresso nel mondo Marvel. Coloro senza i quali, forse, adesso sarei una persona normale, e non un fumettofilo di prima categoria:

gli X-Men


Al contrario di tutte le altre testate Marvel è abbastanza difficile riassumere i 50 anni di storia dei Mutanti in dieci punti. Ci sono state molte saghe importanti, molte squadre formatesi nell'arco degli anni e un quantitativo impressionante di personaggi morti e risorti. Trattandosi di un fumetto "corale" è quasi impossibile individuare i punti salienti della loro storia, quindi mi perdonerete se mi dilungherò un po' più del previsto.

Appaiono per la prima volta nel settembre del 1963, nell'ormai storico "The X-Men #1 (Vol.1)" ad opera della coppia Stan Lee - Jack Kirby (ovviamente) che, ispirandosi alla "dicciana" Doom Patrol, trasportano i problemi dell'età adolescenziale in un mondo "supereroistico". Gli X-Men degli inizi, infatti, sono adolescenti con superproblemi, incappati per caso in un incidente di percorso chiamato "evoluzione". Sono gli "uomini del domani", che vivono in un mondo in cui, a causa dei loro poteri, sono odiati e temuti dalla maggior parte del genere umano. 
Tutti conoscono il mutante più famoso, ovviamente, quel'artigliato tappetto canadese che risponde al nome di Wolverine (al secolo James "Jimmy-Arma X-Logan" Howlett), e probabilmente altrettanti ormai conosceranno Ciclope, Fenice, Tempesta, Uomo Ghiaccio e Rogue. Vi stupirà sapere però che quelli utilizzati nei vari film targati "20th Century Fox" non sono gli X-Men originali (perlomeno non tutti…).
Pronti per i 10 punti? 
Via che si va…


1. LA PRIMA SQUADRA.

La Prima Squadra

Chi di voi, intorno ai 13-14-15-16 anni non si è sentito frustrato, incompreso ed odiato dal mondo? Non fate i perfettini, tanto lo so che, almeno una volta, è capitato a tutti! Ed è proprio questa, strano a dirsi, l'idea che sta alla base della prima squadra di X-Men. Cinque adolescenti uniti nella propria diversità in un mondo che li teme e li odia. Certo, questi cinque adolescenti possiedono poteri, ma si sa, nessuno è perfetto!
Alla guida del team troviamo il professor Charles Xavier, potentissimo telepate, discendente di una ricca famiglia di Westchester (NY) dalla quale ha ereditato una enorme villa immersa nel verde, sede ideale della Xavier's School for Gifted Youngsters. Teoricamente l'istituto è una scuola privata per giovani particolarmente dotati, ma in realtà accoglie tra le sue pareti i giovani mutanti, individui nati con poteri derivanti dal proprio patrimonio genetico che generalmente si sviluppano durante la pubertà. 
E' così che ci troviamo a fare la conoscenza dei cinque X-Men originali:
- Scott "Slim" Summers, alias Ciclope, che spara raggi di energia dagli occhi. Abile stratega e per questo "leader sul campo" degli uomini-X, Ciclope ha perso i genitori in un incidente aereo che gli è costato, oltre la famiglia, anche la possibilità di controllare i propri poteri. Solo Xavier è riuscito a dotarlo di un paio di occhiali speciali che gli consentono di contenere le scariche di energia, accogliendo Scott sotto la sua ala protettrice.
- Robert "Bobby" Drake, alias Uomo Ghiaccio; c'è davvero bisogno che vi dica quali sono i suoi poteri? Giovane scapestrato, può trasformare il proprio corpo in NEVE (perlomeno nelle prime apparizioni) e generare scariche di ghiaccio dalle proprie mani. Viene salvato dal linciaggio di una folla inferocita da Xavier e Ciclope, che lo convincono ad "iscriversi" alla Scuola.
- Warren Worthington III, alias Angelo, dotato del potere del volo, grazie a due ali d'angelo che gli spuntano dalla schiena. Rampollo della famiglia Worthington, ricca e potente dinastia che non accetta la mutazione del giovane erede, Angelo veste, di notte, i panni del vigilante solitario finché, dopo un breve incontro-scontro con gli X-Men, decide di unirsi al gruppo.
- Henry "Hank" McCoy, alias Bestia, dall'aspetto "scimmiesco" dotato di forza ed agilità superiori, alluci opponibili e di un'intelligenza fuori dal comune. Tentato dalla promessa di un'istruzione superiore, Hank si lascia convincere dagli X-Men a diventare parte integrante della "prima classe", non prima di aver sconfitto, insieme ai suoi nuovi compagni di squadra, El Conquistador, un esploratore spagnolo del 14esimo secolo ancora in vita grazie alla Fonte della Giovinezza, che voleva conquistare il mondo (abbiate pazienza, su, erano gli anni '60!).
- Jean Grey, alias "Marvel Girl", telepate e telecineta. Scoperti i propri poteri all'età di soli dieci anni, a causa della morte di un'amica vittima di un incidente stradale, Jean viene indirizzata verso il professor Xavier dal proprio psichiatra. All'insorgere dei poteri, infatti, Jean ha iniziato ad isolarsi sempre di più e a cadere in depressione, anche per la perdita dell'amica. Solo il Professor X riuscirà ad aiutarla a controllare i suoi poteri e a spegnere "tutte le voci nella sua testa".



La prima classe vive delle avventure molto "leggere", anche se temi come la discriminazione raziale e la paura del diverso fanno comunque sempre da sfondo. Si scontrano, tra gli altri, con quella che diventerà la loro nemesi negli anni a venire: Magneto. Leader della "Confraternita dei Mutanti Malvagi", Eric Magnus Lehnsherr è sopravvissuto all'olocausto ed è convinto, al contrario di Xavier, che gli esseri umani debbano solo essere distrutti, schiavizzati o annientati, e che il futuro è della razza mutante. Come portabandiera del sogno di integrazione tra umani e mutanti del professor X, gli X-Men si scontreranno spesso con lui uscendo sempre vincitori ma temendo sempre un suo ritorno, ogni volta sempre più folle ed incattivito.

Per oggi vi saluto qui, proviamo a vedere se con un nuovo formato, più "leggero", riesco ad annoiarvi meno… Appuntamento a domani!

martedì 11 settembre 2012

9/11


Ci sono degli eventi, nella vita di ognuno, che si scolpiscono nella nostra memoria come incisioni nella pietra.
Possono essere accadimenti legati alla nostra storia personale oppure su larga scala, ma una cosa è certa: in ogni momento della tua vita ti ricorderai cosa stavi facendo quando un evento veramente importante accade.
E credo che per la mia generazione niente sia impresso a fuoco nelle nostre menti come l'11 settembre 2001.
Potrà forse sembrare irrispettoso, anche a distanza di 11 anni, parlare di un evento così tragico attraverso le tavole di un fumetto, o perlomeno c'è chi la pensa così. 
Personalmente trovo che il volumetto speciale pubblicato da Marvel Comics su Amazing Spider-Man (Vol. 2) #36 del Dicembre 2001 (in Italia su Marvel Mega 21, dell'aprile 2002) sia un bel gesto.


Niente demagogia, niente facili moralismi.

Solo un tributo alle centinaia di persone che quel giorno persero la vita. E se un musicista può dedicare una canzone, un disegnatore e uno sceneggiatore (o una casa editrice di fumetti) cosa possono fare, se non disegnare e scrivere una storia? 
Non ci sono parole per descrivere l'emozione che ancora provo, dopo più di dieci anni, a leggere questo piccolo capolavoro.

Perché si può dire tutto di quel giorno, tutto.

Ma niente potrà mai offuscare il fatto che, anche se non viviamo in un mondo in cui se vieni morso da un ragno radioattivo acquisisci dei superpoteri, gli esseri umani sono i più grandi eroi di QUESTO mondo.

venerdì 31 agosto 2012

Spider-Man - Ancora un altro giorno


Dopo un sacchissimerrimo di tempo, nuova videosinossi, come promesso prima di sparire causa periodo estivo; in fondo al video come al solito trovate tutte le informazioni del caso in una fantastica e utilissima scheda.


SCHEDA
DISEGNI: Joe Quesada
PUBBLICATO SU: The Amazing Spider-Man 544-545, Friendly Neighborhood Spider-Man 24, The Sensational Spider-Man 41 (Novembre 2007 - Gennaio 2008)
IN ITALIA SU: L'Uomo Ragno (Panini Comics) nn. 487-488 (Giugno 2008)
NOTE: Questi due numeri segneranno una svolta epocale per la testata dell'Uomo Ragno in Italia. Saranno infatti le ultime uscite a portare il nome de "L'Uomo Ragno"; dopo 38 anni il titolo della testata cambierà infatti, dal numero 489 in "Spider-Man", segnando l'abbandono del nome italiano a favore di una più facile "riconoscibilità". Il nome del super-eroe, nelle storie, rimarrà comunque italianizzato. A cambiare sarà solo il logo di copertina.


PS: So che non è Marvel, e i puristi mi bandiranno a vita da tutto ciò che è Marvel, ma se non l'avete ancora fatto andate a vedere "Il cavaliere oscuro - il Ritorno"; Nolan da un nuovo senso alla parola "epicità"!

lunedì 23 luglio 2012

Spiderman - Overview (parte 3)


Passata la rabbia sfogata nell'articolo precedente, torno a parlarvi di argomenti soft, con la terza ed ultima parte di "10-cose-che-non-sapevate-e-che-non-avete-mai-osato-chiedere-e-che-nessuno-vi-ha-mai-detto-ma-stavolta-vi-giuro-che-sono-proprio-proprio-10-e-che-quindi-siamo-alla-fine-di-questa-trilogia-che-sennò-poi-finisce-che-diventa-noiosa-come-i-film-di-Raimi-su: Spider-Man".

7. UOVO, GALLINA O POTERE?
Sei un sedicenne timido, secchione e pure sfigato. Vieni punto da un ragno radioattivo e lì per lì ti sembra anche una buona idea quella di metterti sul petto il simbolo di un ragno. Poi inizi a combattere contro tizi che incarnano, più o meno, tutti gli aspetti del mondo animale. C'è l'uomo-piovra (Dr. Octopus), l'uomo-rinoceronte (Rhino), l'uomo-scorpione (lo Scorpione), l'uomo-leone (Kraven il cacciatore) e così via. E tu non ti poni nessuna domanda. Perché sarai secchione, ma in fondo in fondo sei tonto! Poi, nel 2001, si presenta a te un uomo d'affari di nome Ezekiel, distinto ed elegante, che ha, come te, poteri di ragno, e ti dice che, forse, c'è una spiegazione logica a quello che ti sta accadendo. Immagina che il potere del ragno abbia, più o meno, vita propria, e che cerchi di esprimersi al meglio del suo potenziale; che tutti i poteri "animali" che hai affrontato finora, non siano che un'espressione di un "totem", come tu sei l'espressione del totem "Ragno". Intrigante, vero?
Questo è, a grandi linee, quello che successe con l'inizio della gestione di J. Michael Straczynski, che cercò di suggerire una interpretazione "mistica" al posto della classica interpretazione "scientifica" per i poteri dell'Uomo Ragno, dopo che gli autori precedenti si erano divertiti a separare, di nuovo, la coppia Peter-MJ, facendo tornare "scapolo" il nostro amichevole Uomo Ragno di quartiere.
Cosa successe in seguito? Eh… Come in tutte le storie c'è sempre qualcosa che va storto, e infatti un "Vampiro Mistico" di nome Morlun è a caccia, da anni, di tutte le espressioni del potere totemico, e trova in Peter una delle sue espressioni più pure. E' forte ed inarrestabile, ed arriva molto vicino ad uccidere il nostro Testa di Tela più e più volte, riducendolo sempre peggio.
In un tentativo disperato Peter decide di dimostrare al "cacciatore" di non essere così puro come egli crede e si "sporca" il sangue con le stesse radiazioni che avevano colpito il ragno che lo punse. Il risultato è migliore del previsto e Morlun viene effettivamente sconfitto. Peter rientra a casa completamente distrutto, lasciando i vestiti sparsi in giro sul pavimento e si getta sul letto. Senza MJ a reggere il gioco a Spidey, Zia May entra nel nuovo appartamento del nipote scoprendo quella verità da cui Peter aveva sempre cercato di proteggerla: Peter e Spiderman sono la stessa persona!
E…sipario.

8.TWIPP.
Facciamo un saltino in avanti di 3 anni. Zia May oramai è scesa a patti col fatto che il nipote salva il mondo tre volte a settimana e ne è anche abbastanza orgogliosa. Siamo a un tiro di schioppo dal maxi-evento che cambierà per sempre la vita dei Vendicatori, quel "Vendicatori: Divisi" di cui già vi avevo parlato, di sfuggita, nel mio primissimo articolo su questo blog. Proprio durante le fasi iniziali di questa saga, molti autori si dilettarono a inserire richiami ai Vendicatori su tutte le testate, per attirare più pubblico. Il nostro Spidey non ne fu, ovviamente, esente, e si ritrovò a fare un bel team-up (cioè una storia in cui un supereroe viene "ospitato" sulla testata di un altro) con Capitan America. La trama era tutto sommato semplice. Una vecchia nemica del Capitano a stelle e strisce si rifà viva dopo 50 anni, si scopre che non è invecchiata di un giorno e che ha potere su tutti i ragni. Compreso il nostro Spidey! Della storia in sé per sé non ce ne importa granché (ho fatto pure la rima!). Quello che ci interessa è il finale! Peter viene trasformato in un enorme ragnone. Veramente gigante. E poi muore. E infine un Peter nuovo e rigenerato esce dal cadavere del ragnone. 
Pensavate che i film di Raimi non avessero influenzato i fumetti? Beh, vi sbagliavate di grosso! Perché dopo 40 anni e centinaia di storie in cui i lanciaragnatele erano sempre stati meccanici Peter esce dal ragno morto con due buchi sui polsi: lanciaragnatele organici!


9. MODELLO NUMERO QUATTRO: SPIDEY.
Interrompiamo per un attimo la serie di notizie "serie" (per quanto serie possano essere delle notizie sull'Uomo Ragno e sui fumetti in generale) per fare un excursus su quelli che, negli anni, sono stati i costumi di Testa-di-Tela:
1) Costume Classico: non c'è granché da dire… è il costume che ha indossato quasi sempre. Ragnatele sotto le braccia incluse (Bleah!)
2) Simbionte: non si tratta di un costume vero e proprio, quanto piuttosto di un essere vivente. E anche un pochino incazzereccio. Tant'è che Peter si accorge che il costume non è proprio uno stinco di santo e se ne libera. Ne entra in possesso Eddy Brock, fotografo fallito che ce l'ha con Peter Parker. E il costume ce l'ha con Spidey per averlo "mollato", manco fosse una moglie gelosa! Risultato? Venom! 
3) Spider-Armatura: grazie a dio è durata poco, solo una manciata di numeri. Ma ancora oggi quasi tutti i fan se la ricordano come "la seconda peggior trovata per rilanciare il personaggio". La prima? leggete il prossimo punto!
4) Spider-Mobile: non è proprio un costume, ma meritava una menzione d'onore. Peter se la fece costruire dalla Torcia Umana dei Fantastici Quattro…e all'inizio credeva fosse una buona idea! Poi, per fortuna, un incidente la fece finire sul fondo del fiume Hudson. E nessuno ha mai osato ripescarcela, almeno metaforicamente!
5) Uomo-Busta: un paio di volte Peter è stato costretto a lasciare il suo costume originale, distrutto o irrimediabilmente perso. "E come ci torno, io, a casa?" avrà pensato… Trovandosi nella torre dei Fantastici Quattro la scelta fu abbastanza obbligata. E visto che loro non si proteggono il viso con delle maschere, Spidey fu costretto ad arrangiarsi!
6) Spider-Man a sei braccia: neanche questo è un costume…piuttosto un modo di vivere! Ad un certo punto della sua carriera Peter decise di smettere di essere l'Uomo Ragno e creò un siero per sopire i suoi poteri di ragno. C'è bisogno di dire che il siero non funzionò, ma che anzi li acuì?
7) Iron-Spider: di questo vi parlo nel prossimo punto, giuro!


10. EVOLVI O MUORI.
Cosa hanno in comune Luke Cage (supereroe di colore che presta i suoi servigi dietro compenso), Wolverine, la Donna Ragno, Iron Man e Capitan America? Semplice! Si trovavano tutti al Raft (carcere di massima sicurezza per supercriminali) quando, nel 2004, ci fu una maxi evasione. E dopo quell'evento si convinsero che forse, dopo gli eventi di "Vendicatori: Divisi" era giunto il momento di riformare gli Avengers. E fu così che il nostro Spidey, da eroe solitario, divenne un Vendicatore a tutti gli effetti… E mi pare ovvio che, se già prima aveva dei problemi grossi, unendosi a un supergruppo non potevano che diventare colossali!
Infatti, tra una scazzottata e l'altra al nostro eroe fu diagnosticato un cancro e mentre stava iniziando a scendere a patti con la sua inevitabile dipartita, di nuovo, si trovò faccia a faccia con Morlun, che evidentemente tanto morto non era! E ancora una volta andò vicino tanto così al trapasso… Ah, no, che dico?! Stavolta morì davvero! Salvo poi fare come alcuni ragni fanno nella vita reale, e cioè mettersi in ibernazione in un bozzolo e riemergere completamente curati. E nel caso di Spider-Man, anche migliorati! Peter infatti acquisì sensi ancora più acuti, forza e velocità migliorate e due pungiglioni che gli uscivano dai palmi delle mani, con aggiunta di veleno letale!
Come se non bastasse il geniale Peter divenne di lì a breve anche il nuovo cocchino di Tony Stark, alias Iron Man, con il quale discuteva di scienza e tecnologia. Il ricco playboy, in uno slancio di generosità dotò Spidey di un nuovo costume super tecnologico, comprensivo, tra le altre cose, di sistema mimetico, zampe di ragno artificiali e sensori di vario genere che ampliavano il suo senso di ragno naturale.
Ovviamente tutto quello che Stark regala ha sempre uno scopo, e infatti, pochi mesi dopo Tony chiese all'amico ragnesco di farsi portavoce dell'atto di registrazione dei superumani, che imponeva a tutti i supereroi di dichiarare la propria identità davanti alla legge e di divenire, a tutti gli effetti, dei "super-poliziotti". Peter, plagiato dal miliardario, si convinse che lo smascheramento pubblico di Spider-Man, eroe iconograficamente legato al concetto di "identità segreta", avrebbe convinto anche gli eroi più reticenti a seguire il suo esempio, e così, in diretta TV, si smascherò. 
Ovviamente, a quel punto, tutti i villains che Spidey aveva sbattuto in prigione potevano iniziare a meditare vendetta, ma finchè Peter e famiglia vivevano nella torre dei Vendicatori, sotto la protezione di Stark, nessuno poteva toccarli.
Se non fosse che Peter litigò con Stark a proposito dei metodi coercitivi usati con chi non era d'accordo con l'atto di registrazione e cambiò fazione, passando dalla parte degli "anti-registrazione". E a quel punto, nessuno poteva più proteggere Peter. O la sua famiglia...

Informazione Libera


Un blog che parla di fumetti dovrebbe occuparsi di fumetti. Come un giornale serio dovrebbe occuparsi di riportare le notizie in maniera seria.
E prima che qualche professorino della prima ora mi dica qualcosa, SI', LO SO, Batman non è un fumetto Marvel, ma DC.
Però ci sono certe cose che proprio non mi vanno giù. 
Partiamo dalla notizia nuda e cruda. 
Poco dopo la mezzanotte del 20 luglio 2012, ad Aurora, in Colorado, un ragazzo di 24 anni, armato di 2 pistole e 2 fucili entra nel 16th Century Movie Theater, dove stanno proiettando la prima di "Batman - Dark knight rises". Lancia una granata fumogena ed inizia a sparare sul pubblico, mietendo 12 vittime e ferendone quasi 60 (mi scuso se i numeri non sono precisi, ma tutte le testate giornalistiche sono abbastanza imprecise al riguardo…).
QUESTA E' LA NOTIZIA.
Quello che NON E' NOTIZIA sono tutti i dettagli che i "giornalettai" ci hanno infilato per rendere la faccenda più "gustosa" e vendere più copie. 
L'assassino aveva pubblicato su un sito di incontri delle foto in cui aveva i capelli rossi? "Si ispirava a Joker" (che in realtà aveva i capelli verdi, ma vabeh…) [Leggi qui]
L'assassino indossava una maschera antigas? "Era vestito come Bane, il cattivo di Batman" [Leggi qui]
E poi il masterpiece assoluto; dice "Repubblica": "[…] Neil Gaiman, che non è un testimone scampato al massacro: è il papà di Batman, e forse anche della follia di un fuoricorso di neuroscienze che ha macchiato di sangue perfino il sogno dei supereroi." [Leggi qui].

Premesso che Neil Gaiman NON E' il papà di Batman, creato nel 1939 da Bob Kane e Bill Finger (Gaiman sarebbe nato solo 21 anni più tardi…), ma poi, dico io, si può dare la colpa di una strage a uno che scrive fumetti? E' come dire che uno diventa stupido guardando "Jersey Shore" o "Uomini e Donne", oppure che assistendo a un episodio de "i Simpson" si diventa gialli!
In teoria, allora, ogni volta che trasmettono un TG in cui si parla di assassini, stupratori e ladri qualcuno nel mondo sta diventando assassino, stupratore o ladro?!
Non capisco…davvero non capisco…
Perché i giornalisti, nel XXI secolo, ancora non riescono ad usare Google per fare una ricerca ed evitare di scrivere boiate? 
O forse è proprio quello il problema. Non è che non sanno farlo, è che non vogliono… Perché sono abituati a un pubblico di lettori che crede a tutto quello che legge… E non controlla le fonti di ciò che viene detto. "Se lo scrivono i giornali, allora sarà vero!"…
Non voglio andare a parare da nessuna parte con questo articolo, forse lo avrete capito. Si tratta solo di una serie di riflessioni a caso su un argomento che mi ha colpito molto come fan dei fumetti in generale. 
La conclusione, comunque, è la stessa. Non credete a tutto quello che leggete. Informatevi. Mettete in dubbio tutto! Siete liberi di accedere a un'informazione libera.

lunedì 16 luglio 2012

Spiderman - Overview (parte 2)

Salve di nuovo a tutti! 
Vi siete ripresi dalla scorpacciata di informazioni sul nostro amichevole Uomo Ragno di quartiere? Come dite? Ne volete di più? E chi sono io per non accontentarvi? XD

4. OMIODIO, CI VEDO DOPPIO!


Se pensate che la morte della fidanzata sia quanto di più terribile potesse accadere al Tessiragnatele, devo, ahimè, deludervi… Come la prendereste se il vostro professore di Biologia, segretamente innamorato della vostra fidanzata, non riuscisse a superarne la morte, e, come palliativo, decidesse di clonarla? Ecco…è proprio quello che succede al nostro Peter un paio di anni dopo la scomparsa di Gwen. Il professore in questione è Miles Warren, che assunse l'identità dello "Sciacallo", villain che si dimostrerà essere, in più di un'occasione, spina nel fianco del nostro eroe. Oltre a clonare Gwen lo Sciacallo clonò anche lo stesso Peter, scoprendone così l'identità segreta. Nel risultante scontro tra i due "Uomini Ragno" il clone rimase ucciso in un'esplosione e Peter ne gettò il cadavere in una ciminiera, per distruggere una delle poche prove che Peter e l'Uomo Ragno sono la stessa persona. Il clone di Gwen, intanto, lasciò la città ed a tutti i lettori rimase un dubbio: e se l'Uomo Ragno morto nell'esplosione non fosse stato il clone, ma l'originale?
Qualche anno dopo Gwen-bis tornò in città, solo per rivelare che lo Sciacallo non era stato in grado di clonarla davvero, ma solo di mutare una persona già esistente (tale Joyce Delaney) in modo che rassomigliasse al suo perduto amore.
Vi fuma già il cervello? Non avete ancora letto la parte migliore!

5. TATATTATA, TATATTATAAA, TATATATATATATATATATAA (MARCIA NUZIALE)
Piccolo balzo indietro. Prima della morte di Gwen, Zia May e Anna Watson, una vicina di casa, cercarono disperatamente di combinare un incontro tra Peter e la nipote della signora Watson, Mary Jane. Gli incontri saltarono decine di volte, finchè MJ, un sabato sera, si presentò alla porta di casa Parker per uscire con Peter. Quello che i lettori non sapevano, all'epoca, era che MJ aveva vissuto per un po' di tempo a casa della zia, e, la notte dell'omicidio di Zio Ben aveva potuto vedere chiaramente un affranto Peter rientrare in casa e, pochi minuti dopo, un combattivo Spiderman uscire dalla finestra a caccia dell'assassino!
Ovviamente la loro uscita non andò a buon fine; MJ decise di iniziare ad uscire con Harry Osborn e Peter cominciò la sua relazione con Gwen.
Dopo alcuni mesi dalla morte della sua amata, Peter scoprì che un sentimento più forte dell'amicizia lo legava a MJ e che la cosa era ricambiata. La rossa infatti ruppe la sua relazione con Harry, divenuto molto instabile dopo la morte del padre, rimase quasi uccisa insieme a Peter quando il secondo Goblin (lo stesso Harry Osborn, che aveva raccolto l'eredità del padre) li colpì con una bomba e, infine, si scambiò un appassionato bacio con Peter durante un viaggio in Europa. Ma, di nuovo, i tempi non erano ancora maturi. Peter propose alla rossa di sposarlo (evidentemente gli piace bruciare le tappe!) ma figuriamoci se uno spirito libero come MJ poteva accettare! Infatti lo lasciò e decise che forse era meglio rimanere solo amici… Come se qualcuno di noi ci credesse ancora!
Finalmente, dopo uno scontro con il "Puma" (no, sul serio, sorvoliamo!) MJ confessò a Peter di conoscere la sua identità segreta da ancor prima che i due si incontrassero per la prima volta.
Il nostro Testa-di-Tela capì che si poteva fidare ciecamente della rossa, e dopo poco la loro relazione riprese esattamente da dove l'avevano lasciata. Peter chiese nuovamente la mano di MJ e stavolta, finalmente, lei accettò, diventando la signora Mary Jane Watson Parker!

6. OMIODIO, CI VEDO DOPPIO! (DI NUOVO...)
Giuro che stavolta la faccio breve. Anche perché se mi metto a spiegarvi tutta la saga del clone, ci facciamo notte!
Nel 1994 una saga iniziata bene, gestita male e finita peggio tenne banco per ben 3 anni su tutte le testate di Spiderman.
In breve:
- Il clone dell'Uomo Ragno non era morto, se n'era andato conscio di essere una copia e aveva iniziato una nuova vita nei panni di Ben Reilly (dal nome di Zio Ben e dal cognome di Zia May) girovagando per l'America.
- Zia May sta per morire, Ben Reilly lo viene a sapere e torna in città per tributargli un ultimo saluto. 
- Peter inizia a mostrare grossi segni di squilibrio mentale, dovuti ad anni e anni di doppie identità, professori clonatori, fidanzate morte e supercriminali di vario genere.
- Zia May muore, MJ scopre di essere incinta e dopo un test del DNA salta fuori che Ben è l'Uomo Ragno originale e Peter il clone!
- Peter lascia il manto di Uomo Ragno a Ben per iniziare a fare il padre e il marito a tempo pieno. Ben diventa a tutti gli effetti il protagonista della serie. 
- Peter non è convintissimo di essere il clone, indaga sul passato di Seward Trainer, il genetista che ha eseguito il test del DNA, e scopre che questo povero disgraziato è agli ordini di un redivivo Norman Osborn.
- Durante la battaglia finale (c'è sempre una battaglia finale!) Norman spiega che il siero del Goblin gli ha fornito poteri rigenerativi, e che, dopo essersi ripreso dalle ferite inferte dall'aliante fuggì in Europa per concertare la sua vendetta, che consisteva nel far credere a Peter di essere un clone; poi impala Ben con il suo aliante (poetico, 'nevvero?). Ben si sgretola facendo cadere ogni dubbio: lui era il clone e Peter l'originale; lo scontro si conclude con Goblin in manette. Nel frattempo MJ, in ospedale, da alla luce la figlia di Peter, May…morta.
- Si scopre che May è ancora viva, e che la sua morte è stata simulata da Norman come parte del piano per attaccare Peter. Purtroppo la "May" a cui mi riferisco non è la bambina, ma la vecchiaccia malefica zia di Peter. La tizia morta in ospedale all'inizio della saga non era che un'attrice con una plastica facciale, assunta da Osborn. 

Ok, ora potete preparare i pomodori e andare a lanciarli alla sede della Marvel.

Sono di nuovo lungo, ed essendo in vacanza, la mia signora vorrebbe che la portassi al mare. La prossima volta vi aggiorno con gli ultimi 4 punti!